I 6 step dell’indagine gnatologica
L’indagine gnatologica si sviluppa in 6 passaggi fondamentali di seguito riportati
- Anamnesi medicina generale
- Anamnesi gnatologica
- Indagine gnatologica dentale
- Analisi funzionale clinica
- Analisi funzionale strumentale
- Diagnosi confluente
1. Anamnesi medicina generale
Rappresenta la prima tappa dell’iter diagnostico e consiste nella raccolta delle informazioni sullo stato di salute generale. In particolare saranno prese in considerazione, in questa fase, le informazioni riguardo alla salute generale che potrebbero in qualche modo avere ripercussioni sul funzionamento dell’apparato stomatognatico.
2. Anamnesi gnatologica
La ricerca dei sintomi riferiti dal paziente circa il problema gnatologico esprimono la soggettività del paziente e la sua consapevolezza dello stato di malattia.
Le informazioni si ricavano attraverso la formulazione di alcune domande specifiche:
• Avverte dolori o fastidio durante la masticazione, la fonazione, la deglutizione?
• Avverte dolori o fastidi ad aprire la bocca?
• Sente che i suoi denti non combaciano bene quando chiude?
• Sente rumori all’articolazione della mandibola?
• Sente dolori davanti o dietro le orecchie?
• Soffre di mal di testa?
• Soffre di ronzii, tinniti, fischi nelle orecchie?
3. Indagine gnatologica dentale
L’oggettivazione della presenza a livello di denti e gengive di segni riconducibili ad un funzionamento non corretto del sistema stomatognatico viene svolta direttamente dal clinico alla poltrona. Le faccette da usura, il combaciamento scorretto dei denti, le recessioni gengivali e le asimmetrie sono tra i segni principali che compaiono in caso di funzione scorretta e che il clinico registra nella cartella gnatologica,
4. Analisi funzionale clinica
Consiste nella verifica clinica del funzionamento di muscoli, articolazione temporo-mandibolare e legamenti. I segni e sintomi principali che si ricercano sono riconducibili a dolore alla palpazione di muscoli e legamenti, aperture ridotte o eccessive della bocca, deviazioni e deflessioni in apertura, ipertono muscolare, rumori articolari (click e scrosci), postura della testa.
5. Analisi funzionale strumentale
Esami strumentali specifici sono:
• Ortopantomografia
• Radiografia latero laterale del cranio. Cefalometria
• Radiografia dell’ATM (articolazione temporo mandibolare) a bocca chiusa e a bocca aperta
• Tac dell’ATM
• Risonanza Magnetica Nucleare (RMN)
• Condilografia elettronica
• Modelli in gesso montati in articolatore
In particolare la condilografia elettronica rappresenta un mezzo diagnostico particolarmente valido per lo studio del funzionamento articolare. Attraverso un dispositivo applicato all’arcata dentale inferiore si registrano elettronicamente i movimenti mandibolari e si ricavano informazioni molto importanti per quanto riguarda muscoli, legamenti, disco articolare e ruolo dei denti (interferenze) nell’esecuzione dei movimenti.