Terapia gnatologica con bite
la confluenza dei dati provenienti dall’indagine clinica e strumentale porta alla diagnosi gnatologica.
La prima tappa nell’iter terapeutico è molto spesso caratterizzata dalla pre-terapia eseguita a mezzo di un bite.
Il bite è un apparecchio ortopedico interocclusale , rimovibile, generalmente costruito in resina acrilica, che ricopre interamente la superficie masticatoria dei denti dell’arcata superiore o inferiore.
Per funzionare correttamente il bite deve essere costruito sulla base di una diagnosi corretta.
Esistono infatti tipi di bite che hanno finalità differenti nell’ambito di una terapia prestabilita.
Rivalutazione della sintomatologia
Il periodo di cura con il bite è da intendersi come una preterapia. Una volta risolta la sintomatologia o riportata la mandibola nella posizione corretta, il bite sarà sostituito da una terapia ortodontica, protesica, chirurgica o in casi particolari da un molaggio eseguito sulla dentatura naturale.
Tutti i bite, ad eccezione di rari casi, rientrano nella cosiddetta “Fase 1” o “Preterapia” che va distinta nettamente dalla “Fase 2”.
- La Fase 1 è un trattamento conservativo che non produce cambiamenti irreversibili; è un trattamento transitorio che può essere associato a medicazioni, chiropratica, terapia fisica e psichica.
- La Fase 2 è invece un trattamento “non reversibile o invasivo”, secondo l’American Dental Association, e può comprendere molaggi, protesi, ortodonzia o chirurgia.
E’ pertanto estremamente importante non procedere mai con la “Fase 2” se non dopo una corretta diagnosi che abbia accertato la causa dei sintomi.